chirurgia estetica
ginecomastia
Come capire se è ginecomastia
Nella fase iniziale, la ginecomastia di presenta con un aumento della sensibilità sotto il capezzolo e con la comparsa di rigonfi dolorosi. In seguito spunta un turgore ulteriore, dovuto all’aumento di tessuto sia adiposo sia ghiandolare.
Sono diverse le cause dietro l’insorgenza di questa patologia, per esempio quelle genetiche, ormonali, farmacologiche o correlate ad altre malattie. In linea generale, la causa principale è da ricercarsi in una alterazione dell’equilibrio ormonale, con conseguente squilibrio di testosterone ed estrogeni nel metabolismo.
A seconda delle caratteristiche, la ginecomastia può essere classificata come:
Ginecomastia vera
quando a provocare l’aumento del volume è un incremento del tessuto ghiandolare
Ginecomastia falsa
quando ad aumentare è il tessuto adiposo nella zona mammaria
Ginecomastia mista
questa tipologia è causata da una commistione dell’aumento dell’adipe e della componente ghiandolare
Il medico diagnostica la ginecomastia tramite la palpazione, e un’ecografia è in grado di chiarire ogni dubbio in merito all’origine del rigonfiamento.
Intervento di ginecomastia
La ginecomastia vera regredisce solamente in età puberale, poi per la correzione è necessario intervenire chirurgicamente. Nei casi di ginecomastia falsa, invece, un programma alimentare pensato ad hoc per la riduzione del grasso corporeo e per la tonificazione muscolare può essere un rimedio efficace (nelle situazioni più accentuate è possibile ricorrere alla liposuzione).
L’operazione di ginecomastia si esegue in anestesia locale e consiste nella rimozione del tessuto ghiandolare e nel rimodellamento di quello adiposo con lipoaspirazione. A seconda delle necessità, le cicatrici possono essere solo periareolari, periareolari e verticali o periareolari, verticali e orizzontali.
In merito al post-intervento di ginecomastia, il paziente ottiene risultati definitivi e soddisfacenti, e i punti di sutura non devono essere rimossi in quanto riassorbibili.