chirurgia plastica
Chirurgia del Rimodellamento
Chirurgia bariatrica e rimodellamento corporeo
Che cos’è la chirurgia bariatrica? È una soluzione valida per le persone gravemente obese, la cui condizione è trattabile solo con dieta ed esercizio fisico. Sono diversi gli interventi volti al trattamento della obesità grave ed al rimodellamento corporeo: sono operazioni in grado non solo di far perdere peso ma anche di ridurre l’assunzione e l’assorbimento degli alimenti.
La chirurgia bariatrica consente di ridurre le dimensioni dello stomaco e l’area di assorbimento degli alimenti. Gli interventi principali sono:
Il bendaggio gastrico:
intervento che, attraverso l’applicazione di una fascia elastica intorno alla parte superiore dello stomaco, riduce l’assunzione di cibo;
La gastrectomia:
trattamento usato per i pazienti con BMI ≥ 60, per i quali altre operazioni comporterebbero elevati rischi di complicanze. La “sleeve gastrectomia” garantisce un precoce senso di sazietà tramite la resezione verticale dello stomaco;
Il bypass gastrico:
operazione che oltre a limitare l’assunzione di cibo, ne contiene anche l’assorbimento. Questo è possibile con la riduzione dello stomaco a una piccola sacca che viene collegata direttamente all’intestino tenue (saltando il tratto deputato all’assorbimento degli alimenti) con un’ansa digiunale.
Chirurgia bariatrica: prima e dopo
Perché gli interventi di chirurgia bariatrica devono impegnarsi il miglior risultato possibile, è necessario da parte del paziente grande edizione: non solo con il trattamento post-operatorio e il follow up, soprattutto ma dimostrando determinazione attenendosi alle rigide regole e facendo attività fisica.
In particolare, subito dopo l’operazione i dismorfismi, conseguenti all’effetto marcatamente dimagrante di una efficace chirurgia bariatrica, richiedono spesso un adeguato rimodellamento corporeo chirurgico plastico (c.d. “body contourning”), il paziente consumare solo liquidi, poiché il tratto gastrointestinale deve ancora recuperare la piena funzionalità. Anche le fasi successive sono di assestamento: le quantità di cibo assunte devono essere modeste, poiché la capacità contenitiva dello stomaco è stata ridotta ed eccedere con le dosi comporterebbe disfagia, diarrea, nausea, cefalea e vomito.
Inoltre, è importante che i pazienti siano seguiti da un nutrizionista e da uno psicologo, poiché è fondamentale indagare il rapporto con il cibo e l’effettiva volontà di aderire al programma terapeutico.